Destinatari


Il Corso di Perfezionamento si rivolge a:

  • personale sanitario: medici, infermieri, operatori socio-sanitari e professionisti della cura, della malattia, dell’aiuto e del disagio psico-sociale;
  • educatori e pedagogisti, insegnanti, docenti specializzati nella didattica speciale (in particolare di DSA), responsabili e progettisti della formazione, psicologi, psicoterapeuti, formatori nei vari contesti educativi e di disagio, attori, esperti in metodologie formative per il teatro.

 

Obiettivi formativi


  • Mettere in luce come nel corso del tempo, la malattia è stata analizzata e rappresentata nelle opere letterarie, in quelle cinematografiche e nelle video rappresentazioni;

  • analizzare il ruolo e l’incidenza degli stereotipi sociali e culturali nel processo di interazione, relazione e cura tra medico e paziente;

  • fornire le conoscenze e gli strumenti teorici di base sull’uso delle Medical Humanities (letteratura, cinema, arti figurative, storytelling, tecnologie robotiche ecc.) nella pratica clinica al fine di arricchire la relazione medico/paziente con un approccio che non tenga esclusivamente conto dei risultati della Evidence Based Medicine;

  • delineare le pratiche operative di riflessività più efficaci in équipe e evidenziare il ruolo del linguaggio, nello specifico della metafora, in contesti di cura e disagio;

  • fornire il resoconto dei risultati degli studi che si sono avvalsi delle narrazioni (testuali, visive, digitali ecc.) nell’educazione medica, nella cura del paziente, anche a livello di disagio psico-sociale­, e in altre applicazioni relative all’assistenza sanitaria e alle scienze della vita, analizzando in particolare l’effetto delle narrazioni in soggetti con disturbi da stress post-traumatico, affetti da patologie neurodegenerative e con disturbi dello spettro autistico;

  • fornire conoscenze specifiche sulla struttura e sull’articolazione del pensiero narrativo: come l’essere umano racconta sé stesso, le proprie esperienze di vita, tra cui la malattia, attraverso il filtro della propria cultura e delle proprie capacità espressive.